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Una goccia nel mediterraneo

mare, mediterreaneita, porti Giu 03, 2020

Pochissime volte ci soffermiamo sulla grandissima fortuna che abbiamo nel poter vivere circondati da un mare unico nel suo genere. La storia dell’umanità e della cultura europea, infatti, si è sviluppata proprio in queste acque: dall’imbocco di Gibilterra alle coste dell’antica Fenicia, dalla Mesopotamia a Cartagine, dalla valle dei faraoni alle coste iberiche. E non si tratta solo di pesca, assolutamente!
Ma di cultura sui cereali, frutteti, allevamenti, coltivazioni, legumi, viti e uliveti.In termini biologici, il Mediterraneo rappresenta un’unicità climatica che fa, delle sue variazioni, una ricchezza incredibile. Un mare unico perchè, nonostante sia oligotrofico (povero di nutrienti), in esso è presente una grande biodiversità, con circa il 28% delle specie endemiche, cioè appartenenti esclusivamente a questo territorio. 
È meraviglioso constatare le forze e le correnti che governano queste acque. Ed è di fondamentale importanza, per comprendere al meglio il sottilissimo equilibrio che da sempre caratterizza la macchia mediterranea.
Ci sono ben tre tipologie di correnti che governano le acque del Mediterraneo: • Le correnti superficiali, le meno salate, provenienti dall Oceano Atlantico, che agiscono da sinistra verso destra e restano in superficie proprio per la loro temperatura (fredda) e salinità (36,2 ‰)• 

Le correnti intermadie, che vanno in senso opposto, dalla Turchia a Gibilterra, restando a mezz’ aqua (200/600 metri). La salinità acquistata a questa profondità le rende più pesanti (37,5 ‰ di salinità).• Le correnti di profondità, uniche nel loro genere poicè si sviluppano solo da Nord a Sud (dal bacino ligure provenzale e dallo Ionio).  Sono dense e lente, operano oltre i 2000 metri e sono caratterizzate da una altissima salinità (39/40 ‰)
L’ acqua oceanica che entra da Gilbittera, quindi, modifica la propria salinità dal 36,2‰ al 40 ‰, collegando tre continenti (Europa, Africa e Asia) e ben 21 nazioni diverse. Che meraviglia!
Il fotografo David Liittschwager, innamorato come me di questo elemento unico, realizzò qualche anno fa l’immagine di una goccia di acqua di mare ingrandita al microscopio 25 volte. (in allegato).La piccola goccia contiene più animali ed esseri viventi di uno zoo !!!Alcune delle creature catturate insieme alla goccia sembrano veri e propri alieni provenienti da un altro mondo; in realtà è il vero tesoro del Mare Nostrum.L’ecosistema che appare nella goccia ingrandita al microscopio mostra, tra l’altro, larve di granchi, uova di vari pesci, diatomee, cianobatteri, copepodi, chetognati, policheti e tanto altro. 
Un enorme lavoro della natura, perpetuo, che affida a noi la responsabilità di custorire questa incredibile biodiversività, micro e macro.
Dalle analisi degli oceanografi pare che una goccia d’acqua entrata dallo stretto di Gibilterra impieghi circa 150 anni per compiere tutto il “giro” delle 21 coste e ritornare, profondamente modificata in salinità, temperatura e pesantezza, nella composizione, all’oceano Atlantico.
150 anni.

Questo è il tempo necessario per chiudere un cerchio perfetto.

Come il Mediterraneo.

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fabio tammaro
Written by
fabio tammaro

Proprietario e chef del ristorante di pesce Officina dei Sapori a Verona, ha vissuto gran parte della sua adolescenza tra Torre Annunziata e Vico Equense, dove si è diplomato alla prestigiosa Alberghiera F. De Gennaro appassionandosi alla ristorazione. Dall'ottobre 2012 gestisce l'Officina dei Sapori, realtà ristorativa di spicco a Verona.

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