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Osvaldo Di Dio e la musica del Mediterraneo

isole, mare, mediterreaneita, musica Mar 21, 2020

La scorsa estate abbiamo incontrato a Procida Osvaldo Di Dio, in arte didio, grande chitarrista e studioso della cultura musicale. Abbiamo chiesto ad Osvaldo come la musica e il Mediterraneo siano legati, cosa ha prodotto e continua a produrre questo scambio di esperienze e influenze.

didio è di origini napoletane ma vive da 20 anni a Milano. Ha conseguito la laurea al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano con una tesi su Jimi Hendrix. In ambito internazionale ha collaborato con Francesco Cameli (Ed Sheeran, Adele, Queen, Duran Duran), Craig Bauer (Ed Sheeran, Justin Timberlake, Kanye West) e Chris Kimsey (The Rolling Stones, Led Zeppelin, Peter Frampton, B.B.King, Marillion, ELP). Ha partecipato al concerto PINO È, omaggio a Pino Daniele, tenutosi il 7 giugno 2018 allo stadio San Paolo di Napoli, in presenza di 60mila persone e in diretta in prima serata su Rai Uno. Il suo arrangiamento del brano La guerra di Piero contenuto nell’album De André canta De André volume 3 è considerato un capolavoro dal pubblico e dalla critica. Attualmente è impegnato nel tour Storia di un impiegato di Cristiano De André in qualità di direttore musicale, chitarrista e arrangiatore. Ha pubblicato a nome Osvaldo Di Dio: Better Days (Odd Music, 2015), ODD Live feat. Lele Melotti (Odd Music, 2017), Tex Mex Sex (Odd Music, 2018), Guitar Stories (Odd Music, 2019).

didio è il nuovo progetto cantautorale di Osvaldo Di Dio.
La produzione artistica dei primi due singoli “MI GIRA LA TESTA” e “NAUFRAGHI”  (Adesiva Discografica) è di Osvaldo Di Dio e Paolo Iafelice. Distribuito da The Orchard.
«Mi Gira La Testa parla della frenesia del tempo che viviamo, il protagonista vive e subisce il vortice di informazioni in cui siamo risucchiati ogni giorno. Prova però a fermarsi un attimo per osservare le persone per quello che è il loro lato più umano, cercando di coglierne gli sguardi e i sogni. Ma tutto intorno gira velocemente non permettendogli di farlo – racconta il cantautore didio – Per sottolineare lo stato d’animo frenetico in cui si ritrova il protagonista ho pensato di arricchire il riff che avevo in mente con l’elettronica e gli arpeggiatori, seguendo il metodo che imparai da Franco Battiato nel periodo in cui lavorai con lui».
«In Naufraghi racconto la solitudine che caratterizza una convivenza si ripresenta ogni volta che chiudiamo la porta di casa diventando “come naufraghi su un’isola”. Si è soli nell’affrontare le difficoltà e spesso tutto ciò può degenerare in frustrazione e confusione – racconta il cantautore didio – In tal senso l’inciso è rivolto al femminile, perché le donne più degli uomini sono vittime di una violenza che origina sempre come psicologica e che può arrivare a una violenza fisica nei casi più gravi: “sentiti libera di dire no alle regole che cambiano continuamente e ti lasciano lì in un angolo al buio”. Solo ritrovando un rapporto con la parte più profonda e sana di se stessi si può vedere/capire la natura di una relazione». Francesca Capozzo, Parole & Dintorni

https://www.osvaldodidio.com

Le immagini sono state girate all’interno dell’ex carcere di Procida. Uno dei tanti spazi che si affacciano sul nostro bacino, simboli di una socialità da riconquistare e mettere a disposizione della collettività, come aree utilizzabili e come testimonianza.

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marco ambrosino
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marco ambrosino

Marco Ambrosino, classe 1984, comincia ad occuparsi di cucina all’età di 14 anni. Dopo anni passati nei ristoranti della sua isola di origine Procida, ha l’occasione di lavorare nelle cucine del Melograno di Libera Iovine. Sono seguite esperienze in Spagna e in Danimarca per poi fermarsi a Milano dove dal 2014 è lo chef del ristorante “28 posti”.

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